GNATOLOGIA

Le problematiche osteoarticolari e muscolo tendinee sono spesso associate a sintomi aspecifici quali acufeni, ronzii e tinniti, oltre che a rumori durante i movimenti di apertura e chiusura della bocca.

Meno frequentemente può comparire anche una componente dolorosa, condizione di norma tipica degli stadi tardivi, ossia non diagnosticati in tempo utile a scongiurare danni irreversibili.

L’eterogeneità e la natura composita dell’ampio spettro di manifestazioni cliniche, in cui non di rado presenzia una componente di carattere psicologico e neurologico, impone un protocollo diagnostico multidisciplinare estremamente scrupoloso, in cui alle manovre semeiologiche classiche si uniscano, a corollario, indagini strumentali radiologiche di primo e secondo livello (tc cone beam collegamento ipertestuale).

Altri disordini assai diffusi afferenti alla gnatologia sono il bruxismo (statico e dinamico) ed il serramento (condizione meno severa della prima). Se, infatti, il digrignamento non desta preoccupazioni nel soggetto pediatrico in dentizione decidua o mista (dove il fenomeno è anzi fisiologico), lo stesso non può dirsi nel Paziente adulto.

Soluzioni mini invasive e calibrate al minimo impatto con le delicate strutture articolari prevedono un’ampia gamma di presidi riabilitativi come i bite, esclusivamente su misura e secondo stretta prescrizione medica, se necessario in associazione a terapie farmacologiche adeguate a breve termine.

Non da ultimo, l’utilizzo della tossina botulina ha dimostrato risultati considerevoli nel mitigare, in maniera estremamente efficace, gli effetti di un eccessivo reclutamento ed ipertono dei muscoli masticatori, sempre in associazione ad una terapia cognitivo – comportamentale di mantenimento e follow – up costanti nel tempo.